La tecnica Metamorfica

Ideata negli anni '50 dal suo fondatore, il riflessologo naturopata inglese Robert St. John, perfezionata poi dal suo allievo Gaston Saint Pierre e portata in italia da Clara Bianca Erede negli anni '80, è una Finissima tecnica per l'esplorazione personale dal tocco leggero ma profonda nell'effetto psicoemotivo.  Si concentra sui riflessi podalici che si riferiscono alle vertebre e al loro livello emozionale. L'idea innovativa risiede nel riuscire a lavorare tramite questi riflessi del piede, un livello di memorie inconsce dell'essere umano che si spingono dal presente al periodo prenatale gestazionale.

Tale periodo è molto importante ed è preso in considerazione da molte scuole di Bioenergetica come la genesi delle storture caratteriali e del vissuto emotivo distonico che rimarrà impresso in ogni essere umano, forgiandolo così come si presenta nel presente. Non a caso sulla stessa linea ed intuizione operano gli approcci del Re-birthing, Costellazioni familiari e lavori bioenergetici di grounding sulle 5 ferite emotive (per maggiori informazioni leggete i bellissimi libri di Lise Bourbeau, Alexander Lowen, Leonard Orr, Bert Hellinger).

Secondo il principio bioenergetico del minimo stimolo si può oltrepassare le resistenze della mente conscia diminuendo l'intensità del tocco, arrivando così a lavorare in una zona dove le risposte razionali cessano di percepire e di reagire di conseguenza. Il tocco farfalla è quindi adatto anche alle persone più timorose del contatto e del dolore delle manipolazioni.

Si presta infatti a essere fatta anche sui neonati e su utenti con disabilità e donne in gravidanza.

Non lavora su blocchi fisici diretti ma sulle cause ancestrali, i nodi caratteriali scritti nei riflessi della colonna vertebrale emotiva che impediscono lo svilupparsi di una propria personalità armonica, mostrando  e portando a galla le distonie che influiscono negativamente sulle dinamiche e sulle reazioni istintive nella vita quotidiana. La doppia valenza di questo approccio si intuisce dal concetto che i disordini bioenergetici in questione spesso si riflettono in modo psicosomatico sull'equilibrio psicofisico, manifestandosi in disturbi cronici e fastidi fisici oltre che comportamentali.

La sua applicazione dura 50 minuti circa e si sposta dai piedi alle mani per finire su una breve chiusura anche sui riflessi del cranio. Queste zone di riflesso esterne, nell'immagine geometrica dell'uomo vitruviano, rappresentano infatti la sede dei 3 livelli esistenziali dell'essere umano: movimento, azione, pensiero. Non serve un particolare abbigliamento o predisposizione personale se non la calma di aprirsi e di lasciarsi andare almeno per quel ritaglio di tempo.

Senza aspettative forzate sarà piacevole scoprirsi diversi, almeno nell'istintività della vita di tutti i giorni, che magari pian piano ci permetterà di reagire con più ponderanza. Non è una cura, ma agendo sui programmi e gli schemi ripetitivi che ci comandano meccanicamente dietro le quinte, crea l'opportunità unica di potersi vedere e cambiare pian piano.

La sua pratica è da valutarsi previa pulizia da altre interferenze dopo almeno un piccolo ciclo di riequilibrio generale. Il suo effetto agisce principalmente sulla della reattività inconscia e quindi sulla sfera emotiva. Nonostante la apparente delicatezza e innocuità di questo approccio è consigliabile non mischiare un ciclo di metamorfica con moltri altri trattamenti di diverso tipo. Esso sta infatti lavorando sotto la superficie visibile e palpabile della corazza psicosomatica, portando a galla dei vissuti che serve elaborare, razionalizzare e pulire, è un lavoro che viene da sé ma molto complesso da assimilare.

Sebbene sia buona pratica tenersi elastici e massaggiati con  l'ausilio dei molti colleghi e delle molte pratiche offerte che di norma consiglio e promuovo in sinergia alle manipolazioni più comuni (shiatzu, kiropratica, craniosacrale, kinesiologia emozionale, disegno onirico), in questo specifico caso è una buona precauzione lasciare il tempo al proprio corpo-mente-spirito, di elaborare almeno le tecniche più complesse e raffinate come questa senza troppi sovraccarichi, o comunque senza aggiungere altro nei giorni subito successivi.

Quando se ne presenta l'opportunità, l'analisi e la stabilizzazione del lavoro Energetico fatto, può essere approfondito con la scelta e l'uso di alcuni fiori di Bach o Australiani appositamente valutati e consigliati.  

Per maggiori informazioni e approfondimenti son consigliati i libri sull'argomento:

- I principi universali della tecnica metamorfica (Gaston Saint Pierre) Ed Mediterranee

- Il massaggio che trasforma (Gaston Saint Pierre) Ed Mediterranee

- Massaggio zonale del piede (Clara Bianca Erede) Red Edizioni

- Le reflessoterapie dell'ultrasensibile (Gianmichele Ferrero) Enea Edizioni

- Riflessologia della memoria (Samanta Fumagalli, Flavio Gandini) Ed. Punto d'incontro

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